mercoledì 9 marzo 2016

Homeschooling o Unschooling?





Quale differenza c’è tra questi due modi di educare a casa i propri figli?

Vediamo come ce lo spiega il blog Controscuola di Erika di Martino:

Quando parliamo di homeschooling ci riferiamo a quelle famiglie che insegnano utilizzando un curriculum ben preciso (creato da loro o acquistato on-line). Essi in parte ricreano la scuola in casa proponendo determinati argomenti a seconda delle fasce d’età, utilizzando libri di testo simili a quelli scolastici (ma non è detto!) e dedicando un momento specifico della giornata allo studio. Per essere più esplicativa direi che in questo metodo la nave della conoscenza è pilotata dal genitore (o dal tutor) che indica al bambino la via da seguire. Inoltre a fare homeschooling può essere una famiglia sola o un gruppo di famiglie che segue l’istruzione di diversi bambini allo stesso tempo.
Unschooling è un termine coniato da John Holt nella sua newsletter “Growing without schooling” e allora significava genericamente imparare senza andare a scuola. Oggi con unschooling ci riferiamo a quelle famiglie che lasciano i propri figli liberi di decidere come, dove, quando e sopratutto cosa imparare. In questo caso la nave è pilotata in toto dal bambino, ma egli non è solo: i genitori sono parte attiva di questo apprendimento offrendo fonti di studio e sostenendolo nei suoi percorsi naturali. Le famiglie che fanno unschooling fanno un grosso cambiamento perché devono dimenticare tutto quello che è stato loro insegnato sull’apprendimento e imparare a fidarsi dei propri figlia 360°. I genitori offrono gli strumenti per trovare le informazioni rispettando le scelte e i tempi del bambino.
Va senza dire che queste due categorie non sono a tenuta stagna e che esistono tanti metodi di fare scuola familiare quante sono le famiglie che lo praticano. 

E noi cosa facciamo? Difficile dirlo, ancora non lo so. Cristiano avendo 21 mesi fa decisamente Unschooling, come poter fare diversamente? Certo ultimamente se dovessi lasciar sempre fare a lui starebbe tutto il giorno a guardare la Pimpa, la sua passione. Con Leonardo, in realtà siamo ancora in un periodo di descolarizzazione, ne parlerò nello specifico in un post a parte.
In questo momento ho deciso di lasciarlo fare e credetemi è una delle cose più difficili per me come mamma. In realtà devo avere lo stesso atteggiamento che ho con Cristiano, il medesimo che avevo quando Leonardo era piccolo. Purtroppo a volte sento la pressione da parte di chi mi circonda, una pressione che forse vivo più io di quella che ho in realtà. Devo dire che Leonardo è molto stimolante, lui fa molte domande e devo ammettere che accetta tutte le proposte che gli vengono fatte. 





Questo blog nasce anche per aiutarci a vedere cosa facciamo, a capire che percorso stiamo prendendo. Ovviamente facciamo molto più di quello che qui viene pubblicato, andando avanti con questo percorso cercherò io stessa assieme ad Alain di capire come muoverci. Sicuramente non voglio mettere pressione a nessuno di noi, passare tutta la giornata sola coi bimbi è bello ma anche stancante e se dobbiamo metterci anche degli obblighi diverebbe veramente pesante. Le giornate da come le stiamo vivendo ora, sono gestite anche in base al tempo atmosferico. Per ora ci lasciamo trasportare proviamo un pò di homeschooling e un pò di unschooling. In realtà si impara sempre, ovunque, i bambini se li lasci fare ti trascinano nel loro mondo di scoperta e piano piano ti cambiano, inevitabilmente passare tutto questo tempo con loro ti mette in discussione su quello che eri su quello che sei e ciò che sarai, perlomeno per me è così. E sicuramente si fanno tanti, tanti errori.







 
 

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