venerdì 29 aprile 2016

Matematica: le prime addizioni







In questi giorni con Leonardo ho provato ad affrontare i numeri attraverso le addizioni. E' capitato andando in giro che da solo facesse delle piccole somme o sottrazioni. Ho voluto così provare a vedere come si sarebbe comportato proponendogli dei piccoli esercizi. Premetto che nel web è molto semplice trovare siti che offrono schede da proporre ai bambini. Io ho trovato alcune schede interessanti che potete scaricare nel sito della Maestra Enza.

Come potete vedere abbiamo iniziato con prime somme semplici, dove Leonardo non ha trovato alcuna fatica. Vi è da dire che ho proceduto lentamente, proponendo inizialmente solo questo foglio e dopo due giorni ho provato a fargli eseguire somme più difficili.








Quando le somme da affrontare sono divenute più difficili ho visto che faceva fatica a trovare il risultato. Ci siamo aiutati quindi con la linea del 20, ne avevo già parlato in un precedente post, lo potrete trovare qui
E' stato un supporto di grande aiuto, in quanto è riuscito a comprendere un po' più facilmente le somme. Ovviamente per lui sono le prime esperienze e dovremo lavorare ancora. In rete troverete davvero tante idee per affrontare la matematica coi bambini, qui potrete trovarne alcuni:

mercoledì 27 aprile 2016

Parole in carte: un gioco per imparare.



In questi giorni di festa, ci siamo dedicati alle uscite, complici anche le belle giornate. Non sono però mancati momenti di attività in casa, sprattutto seguo sempre con interesse il blog di Homemademamma, che questa volta ha proposto un'attività gioco molto simpatica:


Si tratta di 36 carte dove il bambino viene stimolato alla lettura in quanto deve trovare il nome dell'oggetto disegnato. In ogni carta troverà quattro parole e dovrà riconoscere le lettere ma anche il suono in quanto alcune parole sono molto simili. 





Leonardo non sa ancora leggere benissimo, sa giusto leggere lentamente delle parole, ma è stato molto bravo nel riconoscere alcune parole, è quasi andato ad intuito conoscendo l'oggetto disegnato. In altri casi invece, ha avuto più difficoltà. E' veramente un buon esercizio e devo dire che a lui è piaciuto e si è anche divertito. Per un bambino che ha appena iniziato a leggere è un'attività da fare isolata, perchè può essere comunque stancante. Per un bimbo che già sa leggere bene può essere un aiuto per ampliare i vocaboli o consolidare le conoscenze.

sabato 23 aprile 2016

La cheratocongiuntivite Vernal




Avevo già parlato in un post della malattia di Leonardo: la cheratocongiuntite di Vernal. In questi giorni Leonardo non sta bene la malattia già da febbraio è tornata, ma man mano che le giornate si allungano e arriva il caldo, lui peggiora. Quest'anno purtroppo, abbiamo avuto una brutta sorpresa. Il collirio tacrolimus che usava fino allo scorso anno, il quale era già di persè doloroso, ma che riusciva a contenere i suoi sintomi, ha avuto in lui una reazione di intolleranza con forti bruciori e fitte agli occhi, tali da non riuscire a fare nulla, ha dovuto quindi sospendere questa terapia. 

Voglio prima però spiegarvi di cosa si tratta, per capire meglio, tratto dal sito Occhio al Sole:

La cheratocongiuntivite "Vernal"(VKC) è una congiuntivite allergica cronica la cui causa è in gran parte sconosciuta

Informazioni sull' Associazione e sulla Patologia

L'Associazione OCCHIO AL SOLE a favore delle persone affette da cheratocongiuntivite "Vernal" è nata il 22/12/04 per iniziativa di alcuni soci fondatori, i quali hanno potuto fruire, a partire dalla fase preliminare, del supporto logistico degli amministratori dell'ospedale Meyer di Firenze (che, condividendone le finalità, hanno permesso l'adozione, come sede sociale, almeno inizialmente, dei locali del Centro di Allergologia) e, soprattutto, della consulenza scientifica degli specialisti di Allergologia della medesima struttura.
Inizia a manifestarsi nei primi anni di vita e si risolve di regola spontaneamente verso i 18-20 anni. I sintomi si presentano in primavera (febbraio-aprile) e peggiorano progressivamente in estate, per regredire poi nel periodo autunno-inverno. Circa il 10-15% dei soggetti ha invece una forma definita 'perenne', in cui, cioè, nei mesi invernali si ha solo un miglioramento ma non una remissione completa.
Con gli anni è frequente un peggioramento, in termini di intensità e di estensione del periodo sintomatico. La patologia, potendo fortemente limitare le normali attività quotidiane, è assai invalidante per i pazienti, che possono avvertire sensazione di corpo estraneo negli occhi, con prurito e lacrimazione; talvolta è riferita una sensazione di velo davanti agli occhi, che impedisce la lettura e il disegno. La forte fotofobia, cioè fastidio alla luce, può inoltre costringere i pazienti a stare chiusi in casa fino a sera, e ad evitare spesso anche le luci artificiali, specie se a neon. E' d' obbligo, quindi, l'uso di lenti scure, spesso anche in ambienti chiusi.
Oltre a condizionare le attività quotidiane, sia scolastiche che di vita relazionale,la VKC può complicarsi con lesioni corneali anche ulcerative che, se non trattate adeguatamente, possono lasciare un danno permanente alla vista (nel 5-6% dei casi circa). Da studi recenti risulta inoltre che dal 15 al 25% degli occhi di questi bambini può svilupparsi un cheratocono, cioè un assottigliamento della cornea, che potrebbe avere conseguenze gravi sulla vista.
Le terapie convenzionali con antistaminici, cromoni e antinfiammatori sono scarsamente efficaci o inutili. L'unico trattamento efficace è rappresentato dai cortisonici, il cui impiego, però, locale o per via generale, deve essere limitato a brevi cicli per i ben noti effetti collaterali, specie sull'occhio, come l'aumento della pressione oculare fino al glaucoma, e la cataratta.
La maggior parte dei nostri bambini viene trattata con ciclosporina, un immunosoppressore, per via oculare. Le quantità di farmaco presente nelle preparazioni (in media si somministrano dai 3 ai 6 mg al giorno) fanno ritenere pressochè nullo il rischio di assorbimento sistemico e quindi di effetti collaterali. Dei bambini trattati con la terapia vengono comunque eseguiti esami ematici di base: nel corso del trattamento, negli oltre 700 soggetti nel 2013, tali esami sono sempre risultati normali e i livelli di ciclosporina nel sangue sempre al di sotto dei valori minimi dosabili. I controlli oculistici vengono eseguiti ogni 1-2 mesi e ogni qualvolta le condizioni cliniche del bambino ne indichino la necessità. I risultati che si ottengono con la ciclosporina oculare, come risulta anche dagli studi finora pubblicati, sono molto buoni. Il trattamento va proseguito fino a remissione clinica e ripreso al momento della riacutizzazione stagionale.
 Esiste una percentuale di pazienti variabile dall'8 al 15% che è sostanzialmente resistente al trattamento con ciclosporina, almeno per i 3-4 mesi centrali del periodo primaverile-estivo. Nei casi più gravi, resistenti alla ciclosporina, e necessitano di un trattamento con tacrolimus (o FK506) per via oculare, preparato con modalità analoghe a quelle utilizzate per la ciclosporina che finora hanno dato esiti favorevoli11, tanto che il tacrolimus è stato dichiarato farmaco orfano per la VKC dall'EMEA
Nel Centro di Allergologia dell' Ospedale Meyer sono seguiti attualmente (anno 2013) circa 700 bambini, provenienti non solo dalla Toscana (50 % del totale) ma da tutte le regioni d'Italia. In mancanza di dati epidemiologici di prevalenza si può ragionevolmente stimare, sulla base della provenienza dei pazienti dalla provincia di Firenze e dalla regione Toscana, che in Italia possano esserci tra i 4.000 e i 6.000 bambini e adolescenti affetti.
La funzione di OCCHIO AL SOLE è quella di affrontare, e concorrere a risolvere, i problemi determinati dal fatto che la cheratocongiuntivite è patologia rara, poco conosciuta, non facilmente diagnosticata, scarsamente studiata: di conseguenza, non ovunque adeguatamente trattata.
I soci,convocati in prima assemblea per il giorno 13/06/05, hanno ascoltato gli interventi previsti, eletto il Consiglio direttivo, dato mandato a quest'ultimo di procedere alla stipula di un Protocollo d' intesa con la Direzione del Meyer in attuazione dell'art.14 comma 7 D.L.N. 502/92 (Associazioni dei Genitori/Fondazioni). I soci hanno altresì contribuito propositivamente all'elaborazione del prospetto di iniziative con le quali l'Associazione opererà per la realizzazione degli obiettivi che si è data e espresso la loro disponibilità secondo le rispettive competenze.
Gli obiettivi, conformemente alle finalità espresse nell'Atto costitutivo e più diffusamente specificate negli articoli 3 e 4 dello Statuto sociale, consistono essenzialmente nella facilitazione dell'accesso alla terapia per tutti i soggetti interessati. Il mezzo per il raggiungimento di questo risultato è, nell'immediato, la divulgazione della conoscenza di questa patologia nelle strutture pubbliche e private preposte all'educazione e alla cura: in particolare ci si propone di promuovere ricerche, sperimentazioni, congressi, pubblicazioni di studiosi; di produrre materiale informativo semplice ma efficace, adatto alla diffusione fra la popolazione; di reperire interlocutori fra amministratori e politici sensibili a questa problematica. In più ampia prospettiva, lo strumento principe è individuabile nell'ottenimento dell'iscrizione della 'Vernal' nell'elenco delle malattie rare presso l'Istituto Superiore di Sanità. Essa ne ha infatti titolo, dal momento che, secondo una nota dell'EMEA, The European Agency for the Evaluation of Medicinal Products, ne sono affette meno di 38.500 persone nell'Unione Europea. 


Purtroppo Leonardo è uno di quei bambini a cui la ciclosporina non fa effetto e in questo momento ha anche problemi col tacrolimus che non può utilizzare. Lo staff del Meyer comunque sta seguendo passo passo il suo caso, ma ovviamente preghiamo ogni giorno affinchè si possa trovare una soluzione, anche perchè non si può usare continuamente il cortisone, visto che lui manifesta la vernal da febbraio a novembre.  
Ci sono giorni difficili per lui, giorni in cui sta molto male, la sera è il momento peggiore, perchè gli occhi risentono della giornata. A volte piange, perchè vorrebbe fare delle cose e non può, ma io lo vedo che sa affrontare il dolore, il fastidio e a volte anche l'imbarazzo di dover stare sempre con occhiali e cappellino. Lui però è sempre col sorriso, anche se a volte il fastidio scatena la sua aggressività. Come lui ci sono molti altri bambini e genitori. Siamo un gruppo, anche su facebook che si aiuta e si incoraggia ogni giorno. Queste malattie rare, interessano a poche persone, a pochi medici. Noi siamo sostenuti e ci sosteniamo dall'associazione Occhio al sole onlus, con piccole donazioni, soprattutto col 5 x 1000, ci sono mamme che organizzano mercatini, fabbricano piccole cose da vendere per poter poi donare il ricavato all'associazione. 
L'associazione paga i medici che lavorano per aiutare i nostri bambini e il collirio che la farmacia del Meyer fa per ognuno di loro. E non solo, anche la ricerca, che ora più che mai come nel caso di Leonardo serve per poter fare dei nuovi colliri. 

Chi volesse aiutare e sostenere, può farlo, sul sito di occhio al sole troverete tutte le informazioni. 


Ci sono tante malattie, tanti bambini che soffrono. Voglio solo dire a quei genitori che si trovano a dover affrontare queste situazioni di cercare altri con la stessa malattia, per non sentirsi soli. 

Grazie.

Se volete approfondire:

Il gioco delle sillabe.



Alcuni giorni fa abbiamo affrontato il tema delle sillabe. A volte Leonardo ha difficoltà a riconoscerle e distinguerle, soprattutto capire la differenza, ad esempio tra GE e GHE, GI e GHI e altre simili. Mi è sembrato utile proporre l'esercizio gioco "A caccia di Sillabe", proposto da Homemademamma. 
Sono delle semplici carte in cui sono raffigurati degli oggetti o degli animali. Su ogni carta è rappresentata una sillaba. Il gioco consiste nell’individuare l’immagine o le immagini il cui nome inizia con la sillaba indicata.



In certi casi per Leonardo è stato immediato il processo, per altri più difficile da comprendere e riconoscere.






Ad esempio nell'immagine sopra ha fatto fatica a distinguere la differenza tra GI e GHI, una volta capito non ha avuto grandi difficoltà a trovare le rispettive immagini. Ha solo confuso la parola DINOSAURO, che ha sempre pronunciato bene, ma mentre faceva l'esercizio continuava a dirmi GHINOSAURO, forse per la similitudine del suono. E' riuscito a capire solo dopo aver scritto da solo la parola e sillabando le lettere.

Spero possa esservi di aiuto questo gioco, come lo è stato per noi. Lo abbiamo fatto in due tempi, in quanto dopo le prime carte lo vedevo stanco e sarebbe stato inutile continuare. Abbiamo anche scoperto nuove parole, in quanto non conosceva tutti i nomi delle immagini. E' stata anche un'occasione per ampliare il nostro vocabolario.

Buon lavoro!

sabato 16 aprile 2016

Primi voli di lettura: Abecedario






Quest'oggi desidero parlarvi di un acquisto fatto un po' di tempo fa che per noi è stato molto utile. Si tratta dell'abecedario di Camillo Bortolato. Avevo già parlato in un precedente post del metodo analogico, parlando dei numeri, qui parlerò dell'approcio alla lettura e scrittura.
Si tratta di un cofanetto che comprende due volumi: l'abecedario e un libricino "Piccola storia di Pitti".
Né globale, né analitico, né fonematico, né grafemico, né sillabico o fonosillabico, ma tutto insieme e senza schemi rigidi. Ciascun bambino imparerà a modo suo, seguendo la via delle associazioni e mettendo a fuoco le varie parti per gradi sucessivi.
Il Metodo Analogico è questo atto di fiducia nelle capacità segrete di ogni bambino, nella convinzione che il suo modo di apprendere "al volo" sia il migliore.
Compito di chi vuole aiutarlo è di presentare solo i fatti, in modo semplice e completo e in un quadro di stabilità che gli permetta di avere tutto sott'occhio, come con gli altri strumenti del metodo.

Come va utilizzato il libretto?

Si inizia sfogliando il libretto per intero, pronunciando accuratamente i fonemi e svelando le immagini sottostanti. Poi si lascia ripetere l'intero percorso al bambino, controllando la pronuncia e i suoni.








In seguito bisogna far esercitare il bambino a leggere, sulla striscia finale.






Poi si può passare alla Piccola storia di Pitti.






 Con Leonardo abbiamo seguito tutto il processo e devo dire che in poco tempo ha imparato le lettere e ha iniziato subito a leggere il libro della storia di Pitti. Ancora oggi dopo alcuni mesi quando non ricorda come è fatta una lettera, gli rammento quella dell'abecedario.

All'interno sono anche spiegati i casi particolari, qui ve ne illustro alcuni.







Nella lettura il bambino è aiutato dai simboli all'interno delle lettere, come potete vedere dall'immagine sottostante.



Ancora oggi Leonardo durante i dettati che facciamo quando non ricorda una lettera ricorre all'abecedario.


 In definitiva a noi è servito molto, ho trovato anche dlle critiche a questo metodo, quindi ognuno deve provare per capire come si trova.


venerdì 15 aprile 2016

Le mie attività Montessori: gli animali e gli insetti.



In questi giorni siamo andati avanti con le attività proposte dal libro. Come potete vedere dalle foto le immagini sono molto ben fatte e per un bambino come Leonardo che ama e conosce gli animali, è molto facile seguire le indicazioni del libro. Per lui molte cose sono state un ripasso, altre invece sono state una scoperta, come le impronte degli animali e lo ha molto appassionato a tal punto che nelle nostre passeggiate cercava di individuare le impronte degli animali. Fino ad ora abbiamo trovato solo quelle di cani e cavalli. 
Abbiamo avuto nuovamente la possibilità di scrivere i nomi di alcuni insetti e questa volta Leonardo non ha voluto il mio aiuto, ma ha provato a scrivere da solo quasi tutti i nomi, come potete vedere dalla foto in alto. E' ancora difficile per lui riconoscere le doppie, non so bene come spiegargli a riconoscerle ma sono sicura che continuando a sillabarle prima o poi dovrebbe imparare.



Nella foto che vedete Leonardo ha dovuto abbinare ad ogni animale la sua casa. In basso come accennavo prima le impronte degli animali. Questi esercizi li ha fatti da solo, in quanto sul retro della carta vi è l'immagine per potersi correggere, proprio secondo l'insegnamento montessoriano.




Siamo poi passati a studiare il ciclo della coccinella. Una bella spiegazione , che a dire il vero è servita anche a me, sul come nasce una coccinella, con relativo esercizio.






In un foglio da ritagliare vi erano in ordine sparso le varie immagini del ciclo della coccinella. Bisognava colorarle, ritagliarle e poi assemblarle con dello scotch. Abbiamo così ottenuto un dépliant da conservare. Sicuramente la prossiama volta che vedremo una coccinella ci ricorderemo di questa lettura fatta assieme.



In ultimo abbiamo analizzato le parti dell'insetto, conoscendo i nomi delle varie parti del corpo e colorandole. In questo modo non risulta noioso lo studio, ma il bambino dovendo colorare, sperimentare, essendo partecipe, si ricorda bene le cose, proprio come fosse un gioco. A volte eseguo questi esercizi col pongo. Costruisco l'animale o l'insetto con il pongo e assembliamo le vaire parti ripetendo i nomi. E' molto divertente, poter toccare con mano. 

Sono sempre sorpresa di come Leonardo segua questo percorso, non sempre vuole affrontare un argomento che gli propongo, quindi provo con un altro. Cerco sempre di proporre dove lui mi dà degli spunti.

 Se avete dei suggerimenti, sono molto ben accettati.

lunedì 11 aprile 2016

La mia storia dell'arte: Andy e la Pop Art




Oggi abbiamo affrontato la seconda puntata de "La mia storia dell'arte", siamo passati da Leonardo da Vinci alla Pop Art di Andy Warhol. Leonardo si è abbastanza appassionato di questa corrente artistica, forse molto immediata e di facile comprensione per i bambini. Le schede sono fatte molto bene, in quanto danno una spiegazione della corrente artistica e dell'artista stesso in modo sintetico spiegando l'essenziale. Sarebbe altrimenti noioso per un bambino in età prescolare. Sicuramente se avete bambini più grandi il lavoro sarà completamente diverso e soprattutto si divertirà. Noi abbiamo sempre lavorato con l'ausilio del tablet in modo da poter vedere tutte le opere colorate di Andy Warhol. Nelle schede come sempre viene chiesto al bambino di completare alcune parti, qui vedrete ciò che ha fatto Leonardo.








Come sempre lui non ha problemi nel disegnare, ma si rifiuta spesso di colorare. Questa volta è andata meglio perché stimolato dai colori semplici e immediati delle opere della Pop Art. Alla fine abbiamo realizzato una scheda "I feel Pop", dove abbiamo preso dei cartoncini colorati, incollati nei relativi riquadri e poi abbiamo stampato copie di una sua foto in bianco e nero. Abbiamo ritagliato l'immagine, incollata sui cartoncini colorati e Leonardo le ha personalizzate. Non ha voluto utilizzare tecniche tipo collage o altro, ma immagino che sia per l'età, forse le trova troppo difficili. Ha preferito colorarle a sua piacimento.





Certo in questi giorni di belle giornate è meglio andare in giro a giocare, ma magari nei momenti in cui i fratellini dormono, questa è sicuramente una bella proposta.

Ecco il link per la seconda puntata

La mia storia dell'arte seconda puntata

domenica 10 aprile 2016

Le mie attività Montessori: gli animali.




Quest'oggi riesco nuovamente a postare una nuova attività. Ultimamente ho poco tempo, anche se noi andiamo avanti in base alle giornate e prima o poi metterò altre attività interessanti. Qui vi propongo un'attività svolta con il quaderno delle attività Montessori. In questi giorni Leonardo ha ripreso in mano il suo primo libro sugli animali: "L'Atlante degli animali" e desidera leggerne alcune parti. Mi è sembrato opportuno proporre un lavoro sul tema. 
Il quaderno inizia con la spiegazione del mondo animale e vegetale, fa riflttere il bambino sulle differenze tra le due categorie, ad esempio le piante non possono muoversi da sé, mentre gli animali si. 
Abbiamo quindi ritagliato e colorato le carte che vedete nella foto, che rappresentano il mondo animale e vegetale e le abbiamo poste sotto le etichette "animale" o "vegetale".





Veniva poi spiegata la differenza tra vertebrati e invertebrati, per poi passare alla classificazione dei vertebrati:

  • i mammiferi che allattano i loro piccoli,
  • gli uccelli che hanno piume e possono volare,
  • i pesci che vivono nell'acqua,
  • i rettili che hanno scaglie e strisciano,
  • gli anfibi che vivono in ambiente sia acquatico che terrestre.
Anche in questo caso veniva proposto di allineare le etichette delle categorie in cima al tavolo e incolonnare poi le immagini sotto le etichette corrispondenti.


Ho consegnato a Leonardo tutte le carte e mi ha meravigliato osservare che lui non ha proceduto in modo caotico, ma ha voluto iniziare e finire ogni singola categoria prima di iniziarne un'altra. Io avrei fatto diversamente, ha proceduto naturalmente con ordine, come potete vedere dalle foto e ha fatto tutto subito giusto. Questo esercizio, potete porporlo stampando da internet delle immagine relative alle varie categorie. 

Venivano poi proposti due piccoli indovinelli:






Infine abbbiamo letto e approfondito gli uccelli, in particolare sei uccelli dove veniva fatta una piccola spiegazione delle loro caratteristiche e abitudini e alla fine veniva richiesto di riconoscerli ed eventualmente scrivere il loro nome.




Mi sono rera conto che a Leonardo sta iniziando a piacere la scrittura, anche se dopo aver scirtto i nomi degli uccelli era visibilmente stanco.

sabato 2 aprile 2016

Matematica: La linea del 20






Oggi voglio parlarvi di come noi ci siamo avvicinati al mondo dei numeri e della matematica. Devo dire che Leonardo ha iniziato verso i 5 anni a contare e ad avere un rapporto con i numeri, in precedenza non è mai stato molto attratto, pur io invitandolo spesso a contare ciò che avevamo attorno: gradini, alberi, automobili etc... Quando mi sono resa conto che aveva bisogno di un supporto, mi sono documentata e ho trovato Il metodo analogico di Camillo Bertolato. Sul sito troverete molte spiegazioni e video riguardanti il metodo, come potete vedere dalle foto esiste uno strumento, chiamato La linea del 20. E' lo strumento per apprendere i numeri e il calcolo nella maniera più facile e corretta valorizzando le capacità di ogni bambino, che affronta la matematica carico di informazioni e di desiderio di imparare.
Con i classici regoli colorati era necessario conoscere in anticipo la complessa dinamica dl calcolo per poterla poi applicare nel modo giusto.
Con la linea del 20 è tutto pronto: lo strumento aiuta la mente predisponendo le quantità nell'ordine giusto per essere lette dai nostri occhi in un quadro di simultaneità. Si può partire subito.
Si possono svolgere immediatamente addizioni e sottrazioni contando tasto per tasto e procedere, già dopo qualche istante, con il calcolo intuitivo, che avviene quando si prendono cinque o sette o nove tasti in un colpo solo perché si riconoscono le quantità della loro disposizione nello strumento.
In poche settimane è possibile imparare a operare a occhi chiusi svolgendo tutto il programma che normalmente a scuola viene fatto in un anno. 
Qui di seguito vi elenco una sintesi del metodo in 10 punti:

  1. Cominciare subito con la linea del 20 (perché le capacità di calcolo mentale sono presenti fin dalla nascita)
  2. Cominciare operando entro il 20 
  3. Sviluppare solo l'essenziale
  4. Non spiegare a parole
  5. Non spiegare il sistema di scrittura dei numeri
  6.  Superare il conteggio
  7. Le mani (sono lo strumento che ha permesso all'umanità di sviluppare il calcolo numerico)
  8. I problemi
  9. Il tempo
  10. Silenzio concettuale
Bisognerebbe poi approfondire questi dieci punti uno per uno e se avete tale bisogno potete contattarmi o posso fare un altro post sul tema.




Lo strumento è accompagnato da un libro, che passo dopo passo indica al genitore o all'insegnante come procedere.
Il libro è organizzato in due parti, centrate rispettivamente sui numeri e problemi. La mente, infatti, deve essere libera di pensare a una cosa alla volta rimanendo sempre nell'unità. 




Leonardo attraverso la linea del 20 ha imparato a contare fino a 20 e oltre. Diciamo che abbiamo provato ad andare oltre, ma lui fatica a capire le quantità e quindi ci siamo un po' fermati. Abbiamo invece imparato a scrivere i numeri e riconoscerli con l'aiuto del libro. Vado molto cauta nell'affrontare questo tema, perché personalmente da bambina sono stata molto bloccata con la matematica, proprio per come mi è stata posta e imposta. 

Sono convinta che quando lui lo vorrà riusciremo a procedere secondo i suoi tempi. Sarebbe comunque impossibile costringerlo a fare determinati esercizi, è come costringerci a mangiare quando non abbiamo fame.