In questo post spiegherò semplicemente la nostra scelta, in seguito parlerò dell’aspetto burocratico, perché anch’io quando ho scoperto questo mondo, tante cose non le sapevo. Per questo ringrazio il blog di Controscuola e il lavoro di Erika di Martino in merito.
Come in tutte le cose non c’è solo un motivo, ma soprattutto vi è stato
un percorso. C’è da dire che fino all’età di tre anni e mezzo Leonardo è
sempre stato con me, abbiamo sempre fatto molte attività in casa,
ispirate al metodo Montessori, ma non solo. L’anno in cui Leonardo ha
compiuto i tre anni, abbiamo scoperto che era affetto da una malattia
autoimmune rara: la cheratocongiuntivite di Vernal. Come potete
immaginare, mi è caduto il mondo addosso, la prima sensazione provata è
stata paura, immediatamente dopo una domanda: “Cosa facciamo?”.
E’ bene spiegare in poche parole in cosa consiste la malattia di Leonardo:
Grandi lenti scure che li proteggono dai raggi ultravioletti, un
‘veleno’ per i loro giovani occhi. Sono il primo segno di riconoscimento
dei bambini che soffrono di cheratocongiuntivite Vernal, una malattia
che si manifesta nei primi 10 anni di vita con grave fotofobia, occhi in
fiamme, lacrimazione e prurito. Una sorta di allergia solare che
ritorna ogni primavera e diventa un incubo d’estate. In genere il
disturbo regredisce progressivamente fino a scomparire intorno ai 15-20
anni, ma nel frattempo la bella stagione si trasforma in un supplizio.
Anche se una cura risolutiva non esiste, per i piccoli che non possono
guardare il sole l’ospedale pediatrico Meyer di Firenze ha ideato nuove
terapie e un protocollo di assistenza a 360 gradi. Purtroppo i normali
antistaminici non fanno effetto, solo il cortisone dà un sollievo
immediato, ma impossibile da utilizzare per molti mesi l’anno (anche
9/12). L’idea dei ricercatori del Meyer è arrivata con la ciclosporina e
in seguito col tacrolimus, immunosoppressori impiegati per i trapianti.
Per approfondire si può consultare il sito www.occhioalsole.it
Ma non solo, questi bambini sono ipersensibili alle luci a neon, sbalzi
di temperatura, vento, a volte un semplice andare a fare la spesa al
supermercato diventa un incubo. Leonardo è stato due anni alla scuola
materna, ma purtroppo pur andandoci solo il mattino i suoi occhi
faticavano troppo. Questo è uno dei motivi, il più ovvio per noi per
preservare i suoi occhi, la sua qualità di vita.
E’ anche vero che per lui l’esperienza della scuola non è stata
positiva, in quanto tornava a casa sempre molto agitato e ci voleva un
intero pomeriggio per ritornare alla calma. Con la nascita di Cristiano
poi le cose sono peggiorate, partire la mattina con entrambi, il piccolo
che piangeva in macchina continuamente, il solo dover sottostare agli
orari dell’asilo per noi era veramente faticoso. Abbiamo capito che
quando i bambini stavano assieme, a casa, tutto ritornava alla
normalità. Lui stesso trovava stretto il fatto che lo obbligassero a
fare determinate attività.
All’inizio questa scelta mi faceva paura: l’opinione degli altri, i
parenti, il dover insegnare ai miei figli, la paura di non farcela. Mi
sono state di aiuto le letture riguardanti l’homeschooling, prima tra
tutte ‘Homeschooling: educazione parentale in Italia’ di Erika di Martino e la partecipazione agli incontri dedicati, primo tra tutti S-Cool.
Ho così capito che tutti siamo in grado di fare educazione parentale,
basta amare i propri bimbi, avere voglia di ascoltarli, capirli,
approfondire le loro curiosità con entusiasmo, lo stesso che si ha nei
primi anni di vita.
Non sempre è facile e in questo percorso faccio molti errori, ma
attraverso essi cresciamo assieme, come famiglia. Ancora sto cercando di
capire come muovermi, ma le famiglie che fanno educazione parentale si
sostengono molto a vicenda. In questo momento sto seguendo i loro
bisogni. Certo non sempre è facile, soprattutto quando tuo figlio ti
chiede di avere un serpente in casa, perché sta diventando una vera
passione.
ciaoooo, mi piace tanto il tuo blog! anch io vorrei fare homeschooling per il primi 5 anni per motivi laborali e perche mi sembra bellisssimo. baci
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